Intervista a Damiano Cazzola, Salizzole
impianto a Biogas da 1 MW con dieta a insilati, letami e liquami
- Come é venuto a conoscere l´enzima UltraPract ed i prodotti di seconda generazione?
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Facendo parte del consorzio italiano biogas sono entrato in contatto con il Dr. Sibilla che mi ha spiegato gli effetti di questi enzimi e abbiamo deciso subito di fare una prova all´interno di uno dei nostri impianti e poi visti I positive risultati abbiamo deciso di utilizzarlo anche nell´impianto adiacente.
- Quali sono stati I fattori che la hanno spinta a comprare UltraPract® P2?
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Durante la prova ho visto subito un enorme fuoriuscita di gas dai digestori e un incremento della produzione e un risparmio economico evidente che mi permette di utilizzare meno insilato di mais.
- Può spiegare la sua esperienza con l´uso di enzimi nella produzione di biogas? Quali effetti positivi ha notato con l´applicazione di enzimi?
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Prima di tutto gli effetti positivi sono stati la possibilitá di utilizzare piú materie meno nobili quali i letami e le polline e sfalci non ottimali per la produzione di biogas, il tutto accoppiato ad un incremento sostanziale del biogas prodotto dai digestori.
- Può fare dei commenti sulla assistenza tecnica ricevuta dal Dr. Sibilla prima dell´acquisto e durante l´applicazione degli enzimi?
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Il Dr. Sibilla mi ha esposto in maniera ottimale il funzionamento di questi enzimi facendomi vedere tramite un software l´andamento delle biomasse nei miei fermentatori e come si sarebbe comportato l´enzima all´interno dei miei fermentatori e ha ottimizzato il processo con conseguente risparmio economico.
- Secondo lei, quali sono i criteri per una collaborazione di lungo periodo e di successo tra venditore e cliente di additivi per la produzione di biogas?
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È importante tenere sotto controllo la biologia dell´impianto e tenere monitorate tutte le fasi con la registrazione dei dati e le analisi delle biomasse in entrata.